Tag valeria giacomello

Lettera a mia figlia

Così finalmente sei qui con me, ecco come ci si sente. Ho avuto 9 mesi di tempo per fare le prove ma nulla avrebbe mai potuto prepararmi a questo momento così perfetto, dove tutto è amore e marca la differenza fra prima di te e ora che tu ci sei.

Quanto dolore figlia per partorirti, quanto dolore. Dicevano che nel momento in cui ti avrei avuta fra le mie braccia avrei dimenticato tutto ma non è stato così, ricordo esattamente ogni momento del travaglio che sembrava non dover finire mai. Ora però che ci sei, che assaporo il tuo innocente calore, sento che tutto ha avuto senso. Le mie battaglie, le mie gioie e i miei dolori, la fatica di vivere, l’amore dato e ricevuto, i desideri realizzati e anche gli insuccessi, la mia vita intera non è stata altro che una lunga preparazione per arrivare a te e solo ora tutto è perfetto.

Vorrei poterti promettere che il mondo con te sarà buono, che conoscerai solo cose belle e amore infinito. Mentirti sarebbe facile, non sai ancora nulla. Forse potrei tenerti nascosta per sempre, lontana dalle sofferenze e dalla cattiveria, ma so di non poterlo fare perché la vita va sempre avanti come un fiume in piena e non possiamo che seguirne la corrente.

Posso però giurarti che sarò ogni giorno al tuo fianco, ad affrontare insieme a te qualsiasi momento con il coraggio e la forza di una tigre. Giocherò con te e ti farò ridere anche quando i miei occhi si chiuderanno dal sonno. Ti curerò quando ti ammalerai e renderò più dolce ogni tua attesa. Raccoglierò le tue prime lacrime d’amore, ti spiegherò le cose della vita mettendoci tutta la mia anima e la mia esperienza. Farò tutto, tutto quanto in mio potere per proteggerti sempre dal male del mondo e consolarti quando farai fatica.

Ascolto il tuo respiro mentre osservo il tuo piccolo petto sollevarsi ritmicamente nel sonno.  Chissà cosa stai sognando in questo preciso momento, forse i ricordi di quando eri dentro di me e tutto era ovattato, rassicurante. Il tuo mondo era piccolo e aveva i contorni tondi della mia pancia. Quante carezze su quel pancione che ogni giorno cresceva pieno di promesse.

Ti muovi piano e fai delle deliziose smorfiette toccandoti la bocca con le manine paffute. Una, due, tre… conto le tue piccole dita così tenere, così perfette da farmi commuovere. Tutto in te è perfetto e sa di noi, perché oggi è iniziata la nostra avventura.

Per te ci sarò sempre. Ci sarò anche quando sbaglierai, perché purtroppo ogni tanto è destino che accada, e se persino il mondo intero ti abbandonasse io sarò ancora lì, accanto a te, a difenderti da tutto e tutti perché sono la tua mamma. Amore mio infinito, vita mia, sarò la tua mamma per sempre.

Balla

Balla mia bella,
muovi i fianchi come onde
quando è buio e le luci sono
fuochi fatui nella notte.

Balla e sogna, e segui il tempo
con le dita, il tempo che
tra le dita scivola
fino a volare dentro al cuore
ma nel cuore c’è dolore.

Balla e ridi e agita la gonna,
nera fiamma
promessa di dolcezza e di dolore,
balla senza far rumore.

Segui i tamburi come in un sogno
dove i tuoi seni sono fuoco vivo,
balla e non pensare a domani
perché domani non può ferire.

Chiudi gli occhi lasciati andare,
lascia che sia e balla come mai
perché sei vera, sei viva
e lo sai.

Balla questo ritmo che sale
dalla tua anima negra che ti fa capire
che finché balli
non puoi morire.

Non pensare più al dolore,
o pensaci con amore.

Le ali della libertà

Dalle antiche vette
le braccia tendi
più in alto ancora
dell’azzurro nulla,
oltre il dolore,
più in là del mondo.

Librati spirito
spiega le ali
e va’…
Ti prego, oh prego,
vola
là dove è amore, e vita,
e luce, e gioia.

Dove sarai libero,
dove è già il tuo cuore,
dove il dolore
guarirà…
Oh vola!
Oltre le antiche vette
verso l’eternità.

 

© 2018 LE PAROLE PER DIRLO. All Rights Reserved.