Io soffro di insonnia. Da quando è morto mio padre vivo nel terrore di una grande disgrazia che si abbatterà su di me, non avrò il denaro sufficiente per mantenere questa grande casa in cui vivo, finirò sotto i ponti sola e derelitta, dunque dormo poco e in modo disordinato.
Generalmente però mi faccio forza e quando mi sveglio, solitamente tra le 4 e le 6 a seconda se è un periodo buono o meno buono, mi alzo e comincio a fare quel che c’è da fare.
L’unico giorno che mi sono riaddormentata a letto con le mie bambine mi sono svegliata alle 10.15. Il giorno della colazione letteraria!
Mi ero tanto rallegrata alla notizia di questo evento, me l’ero segnato sul calendario, mi ero immaginata come sarebbe stata e poi arrivo in ritardo!
Dunque ho sfamato in fretta e furia le creature, sono uscita e mi sono precipitata alla biblioteca indicata. Chiusa.
Ho controllato: l’evento era programmato per il giorno dopo.
In fondo non era un male.
In macchina, decido di dirigermi a cercare il detersivo per la lavatrice che mi manca da giorni, intanto telefono alla mia amica Laura, notoriamente non avara di parole. Mi fermo da lei e le racconto della colazione, lei è subito entusiasta e promette di venire l’indomani.
Scrivo alle organizzatrici per avvisare che saremo forse in due. In realtà poi si aggrega anche la figlia di Laura.
Il giorno dopo infilo una tazza in vetro sottile, la mia preferita, in borsa (si sa mai che ci vogliano far bere da dei bicchieri di plastica… orrore!) e mi presento nel luogo indicato.
Mentre scendo dall’auto mi accolgono Laura e sua figlia. Entriamo in una piccola biblioteca di paese, linda, luminosa e moderna.
Ci sono tre tavoli doppi apparecchiati con cura: tovagliette di pizzo, piatti di ceramica, tazze multicolori e bicchieri uno diverso dall’altro.
Su un grande tavolo sotto la finestra sono allineate le pietanze del buffet, dolci, salate e indefinibili, le caraffe, il pane tostato, tutte cose un po’ particolari.
Su una graziosissima panchina in legno con un romantico cuscino sono ammonticchiati i libri della parte letteraria della colazione: Estasi, Colazione da Tiffany, Il grande Gatsby, Persuasione di Jane Austen e altri che non conosco.
Una giovane donna in una corta gonna di velluto nero a coste e una maglia a righe rosse e nere sta già leggendo. Porta un rossetto dello stesso colore della maglia e ha due occhi azzurri molto belli e luminosi. Qualcuno mi sussurra che è la figlia del primo bibliotecario del mio paese. Buon sangue non mente.