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Porcudighel
Imperdonabile dimenticanza!
Nell’ultimo capoverso del mio racconto “Il genio delle donne”, quale terzo esempio positivo, inserisco Monica Caprari, magica autrice.- Questa risposta è stata modificata 1 anno, 9 mesi fa da Oldgamine.
Il flusso della tua scrittura piena, curiosa, intima mi ha fatto riconoscere le sfumature della vita che si nascondono nel giardino segreto dell’infanzia.
Questa storia mi è piaciuta molto perchè l’hai resa interessante dalla credibilità dei dettagli che sono vividi e realistici.
Porta più beneficio leggere il racconto di una persona intelligente e vissuta che non leggere un libro.
Cara Jessica,
a volte la vita ci ha impelagato in un cruciverba che non riusciamo a risolvere: per questo abbiamo bisogno di rallentare, non di morire ogni sera.CON QUESTO HAIKU
LA MEDAGLIA VINCI TU
…PENNA METTO GIU’11 Gennaio 2020 alle 13:23 in risposta a: Vissi tutti i miei giorni aspettando Godot (Claudio Lolli) #1153Cara Valeria, bellissimo, gradevolissimo racconto. Senza dover aspettare Godot, alla condizione dell’Attesa meglio scegliere la sorpresa! Claudio Lolli, amatissimo, scrisse testi impegnati e alquanto sofferti, ma del suo primo LP del 1972 (nonostante il trasloco!) non mi sono liberata.
Cara Monica, eccellente composizione le cui regole, per me, sono troppo ferree. Non potrò certo eguagliarti.
Sempre brava, divertente ed estrosa. Complimenti!
La luce non si spegne sulle tue parole. Anzi! Le rende trasparenti, gentili e sagge.
Dolcezza e mistero, in eguale misura, prima mi hanno accorciato il respiro poi offerto un senso di vertigine.
Il tuo racconto mi conferma che talvolta basta un lume di candela per sottrarre dal guardaroba della notte un tappeto di stelle su cui srotolare l’orizzonte della vita. Grazie.
Elisa,
il garbo e la dolcezza del tuo racconto mi hanno colpita teneramente.Il sapore dei tuoi ricordi é molto simile a quello dei miei.Ti sono grata per aver posto con fiducia un altro pezzetto della tua vita nelle nostre mani.
Voglio bene alle persone che, come te, “si raccontano”: arricchiscono ed alimentano l’anima.Buongiorno Jessica,
ho letto più volte il tuo racconto e mi é piaciuto molto. Anche per te ho accusato una “strizzetta di invidia buona” (se così posso dire) per un paio di motivi. Il primo é “materiale” riguarda gli strumenti musicali, che arredano il tuo salotto, dal momento che amo la musica perché sa portarmi via la fatica dei giorni e la polvere del tempo. Il secondo é l’avermi riportato alla mente l’elenco dei “10 passi per il cammino della felicità” la cui prima regola (e me ne ero completamente scordata!) consiste nel “CAMBIATE DI POSTO AD ALMENO DUE MOBILI ALL’ANNO” e, – ed come tu sostieni! – otterrete una nuova prospettiva. Brava. -
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