Chi siamo Forum Giochiamo con gli incipit Una lezione da non dimenticare

  • Questo topic ha 1 risposta, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 2 anni fa da Fiordipesco.
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  • #3189
    Sonia Lauricella
    Moderatore

      La stazione della metropolitana milanese era buia e silenziosa. Il treno aprì le porte alla fermata di Missori con uno sbuffo, ma nessun passeggero scese o salì. Il treno riprese la sua corsa verso il capolinea, mentre una folata di vento faceva volare in aria dei pezzi di carta di giornale. Alex trasalì a quel rumore, e si guardò intorno.
      Non si ricordava come mai si trovasse li. Quello che ricordava era che si trovava nel suo bilocale in zona città studi, tornato dal lavoro dopo una giornata in ufficio e che si era concesso un calice di vino rosso , Chianti per l’esattezza. Lo stava sorseggiando mentre ascoltava la sua musica preferita…e poi… e poi nulla non ricordava altro..
      Prese a camminare lungo la banchina raggiungendo la scala che lo portava all’esterno. Uscendo si accorse che era buio. Da come la città sembrava svegliarsi dedusse che era mattino presto.
      Si frugò nelle tasche del suo cappotto e si accorse di avere le chiavi di casa, nelle tasche dei jeans due banconote da 50 euro.
      Decise di tornare a casa. Si avviò verso la stazione dei Taxi e ne preso uno.
      Arrivato a casa si accorse che la porta di ingresso era chiusa ma non a chiave. Entrò e trovò il suo appartamento tutto sottosopra, tutti i bicchieri, i piatti, le bottiglie di vino pregiato di cui andava fiero erano in frantumi.
      Da qualche minuto la testa aveva cominciato a fargli male… Alcuni ricordi stavano tornando a galla…
      La sera prima…. Il citofono aveva suonato…Lui aveva risposto…una voce di donna…faceva fatica a mettere a fuoco…ah si era Angela la sua ex, una delle tante pensò sorridendo. Poi la nebbia si diradò e a lui venne in mente tutto quello che era successo.
      L’aveva fatta salire, le aveva aperto la porta. Si aspettava l’ennesima tiritera: “ Ma come hai potuto tradirmi?, Ma io ti amavo…” Quante ne aveva sentite così…
      E invece Angela no… si presento con in mano una bottiglia di vino, lui aveva guardato immediatamente
      l’ etichetta: Un Chianti Lamole di Lamole del 2018! Cavoli la ragazza lo stava omaggiando con una costosa bottiglia! E perché non farla entrare?
      Il suo unico interesse in quel momento fu la bottiglia, così decise di usare la sua arma migliore con lei, la seduzione!
      “Angela, vieni…volevo giusto chiamarti” – le disse facendola entrare
      La aiutò a togliersi il cappotto e lei gli porse la bottiglia. “ Per me?” – disse
      “Alex sono qui per dirti che ti perdono per quello che hai fatto, anzi forse la colpa è anche mia, non sono alla tua altezza”
      Lui rimase stupito dall’affermazione, ma gongolava all’idea che non avrebbe neanche dovuto sforzarsi più di tanto.
      Lei continuò: “ Ho capito che sei un uomo fantastico cosi come sei, uno spirito libero che non può essere incatenato” A quel punto Alex si avvicinò e le sfiorò le labbra con le sue labbra. Provò un desiderio…. Forse la serata avrebbe potuto prendere una svolta piccante, forse l’ultima con lei….
      Alex si voltò andò in cucina, aprìì quella fantastica bottiglia e ne versò un po’ in due calici e tornò ad Angela
      Le porse il bicchiere e facendo il gesto del brindisi le disse: “ A te che sei una donna intelligente e che ha capito la mia anima”. I bicchieri si toccarono e lui sorseggiò quel nettare…Un po pesantino….
      Tutto ad un tratto fu tutto più chiaro! Il vino era drogato! Angela l’aveva drogato!
      Entrò nella camera da letto, tutto sottosopra… Il materasso squarciato, i vestiti tagliati.
      Sul comodino in maniera sparsa tutte le foto di lui con tutte le sue ex, tutte le donne a cui aveva mentito, tutte le donne che aveva tradito e un foglio scritto al computer.
      – ORA BASTA! – N E N P R D C L C M A
      Alex sentiì un brivido lunga la schiena
      Nadia – Elena – Naomi – Pamela – Rachele – Daiana – Camilla – Lara – Carla – Melania – Angela
      Le iniziali di tutte le sue donne.
      In tutto quel silenzio il suo cellulare squillò. Un numero privato, era terrorizzato ma rispose
      “ Pronto”
      Dall’altra parte senti solo un assordante gruppo di risate femminili. Poi la comunicazione fu chiusa
      Alex era in preda al panico. Era ormai palese che le donne si fossero messe d’accordo. Aveva il terrore di scoprire cosa fosse successo in quelle ore di cui non ricordava neanche un minuto.
      Ma di una cosa era sicuro, non avrebbe più preso in giro nessun altra donna.

      Incipit da “ L’ultima fata di Tath” di Valeria Giacomello

      #3201
      Fiordipesco
      Moderatore

        Gagliardo!

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