Chi sono io? Una folata di vento racchiusa in uno, scarsissimo, metro e sessanta.
Almeno questo è quello che sento di essere. L’apparenza inganna, non fatevi fuorviare dallo sguardo placido: la mia anima subisce le perenni maree.
Eppure insisto a vivere, perché sono proprio le notti più buie a permettermi di penetrare la luminosità infinita delle stelle e trarne ispirazione.
Io sono le mie tante domande e le mie poche conclusioni mischiate alla carne e al sangue che i miei avi mi hanno donato.
La vocazione alla compassione mi riempie di doloroso stupore e mi permette di accettare il mistero della vita.