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- Questo topic ha 3 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 4 anni, 10 mesi fa da Fiordipesco.
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20 Maggio 2019 alle 22:22 #586
Paolo e Giulia, in fondo al mare
Racconto di genere epistolare.8 maggio
Paolo
amore mio, amore caro, te ne sei appena andato, lasciandomi il letto caldo.
Ma ti sei portato via l’aria ed ora non riesco a respirare.
il vuoto della tua assenza mi comprime i polmoni, come fossi in fondo al mare.
Dimmi che mi ami, forse basterà a colmare questi pochi (tanti) mesi che ci separano.
Sono sempre convinta della nostra decisione di non telefonarci, voglio evitare conversazioni tirate ed impacciate per la distanza ed il fuso orario.Ti amo
tua completamente tua
Giulia9 maggio
Mia adorata Giulia,
Sono da poco arrivato a Tokyo.
Qui tutto è diverso, forse perché non ci sei tu.
Domani inizieremo le prove orchestrali e fra tre giorni avremo la prima.
Ci saranno moltitudini di gente, occhi puntati e visi tesi all’ascolto.
Ma io voglio te.
Ti amo come la terra ama l’acqua.
Brucio, bruciano le mie mani che vorrebbero posarsi sulla tua schiena.
Dimmi che sei me.
Ti amo
Paolo.9 maggio
Amore mio dove sei?
Ti cerco tra gli oggetti
Ti cerco tra i passanti
ti cerco tra i rami.
Vorrei stringerti e non posso.
Non riesco a guardare il cielo, mi fa male.
Sono gelosa dei tuoi occhi.
Non pensavo di sentirmi così male.
Spero che tu stia bene e ti faccio tanti auguri per il debutto.
Ti amo
Giulia12 maggio
Amore mio che succede?
Non ricevo tue notizie da tre giorni.
Stai bene? Come è andato il debutto?
Qui tutto bene, dai.
Ho solo un po’ di mal di stomaco. Sarà perche si chiude per la tua assenza.
Scrivimi. Ti amo
Tua Giulia13 maggio
Mia adorata Giulia,
Perdona il mio silenzio ma sono state ore frenetiche.
La prima è andata molto bene.
Il Bunka Kaikan di Tokyo era gremito.
Un’acustica meravigliosa. Shostakovich ne sarebbe fiero.
Standing ovation nel finale.
Ma che sfacchinate!
Ogni giorno prove ed ogni sera concerto. Poi cena, infine nanna.
Mi manchi ma ti ritrovo nel mio flauto .
Tuo Paolo14 maggio
Amore mio,
che bello vedere il tuo nome nella posta elettronica.
Sapevo che il vostro debutto sarebbe stato un successo.
Sarai stanco morto e, se fossi lì ,ti massaggerei il collo, le spalle e giù, giù sino ai piedi.
Chiudo gli occhi per cercarti dentro di me.
Tua Giulia.16 maggio
Amore mio ,
fuori piove, penso siano le mie lacrime.
Dimmi solo se stai bene.
Tua Giulia17 maggio
Mia Giulia,
Ti prego, non essere triste. Il tempo passerà in fretta
Il ritmo frenetico che ci impongono mi impedisce di scriverti con più frequenza.
Domai partiamo per Osaka.
Qui tutto va veloce: il treno, la gente, la vita.
Le giornate passano come nuvole sospinte dalla tramontana.
Ti mando un bacio.
Paolo18 maggio
Amore mio, hai ragione!
Nessuna tristezza! Ti scriverò solo cose belle.
Son sbocciate le rose, son tornate le rondini, fuori sembra nevicare ma sono i pioppi che urlano la propria vita.
Ho ripreso a scrivere con molto gaudio da parte del mio editore.
Infine, se mangio le ciliegie non ho nausee.
Ti amo
Giulia.20 maggio
Giulia, come stai?
Sono preoccupato per le tue nausee. Prima di partire mi avevi accennato ad un ritardo..
Spero non sia come temo perché, forse, non sarebbe il momento giusto.
Vivresti la tua gravidanza da sola, perché io sono in tournee.
Ma se così fosse e se tu lo volessi io sarei felice di diventare papà.
Fammi sapere se ci sono novità
Paolo22 maggio
Mio Paolo,
si aspettiamo un bambino.
Da sei settimane.
Il tuo bambino, il mio bambino, il nostro bambino.
Sono felice, mi sento forte.
E’ l’amore, sai?25 maggio
mia Giulia,
mi tremano le mani nello scriverti questa mail.
Pensavo di essere pronto per diventare padre.
Ma forse non è così.
O forse ho solo bisogno di tempo, e troppa emozione addosso.
Da quando so che sei incinta non riesco più a suonare come prima.
La tua gravidanza mi lascia senza fiato.
Mi sento come se fossi in fondo al mare.
E non ho tempo per pensare.
Vorrei essere lì con te e parlare parlare parlare. Sentire la tua voce che mi calma.
Tuo Paolo.26 maggio
Amore mio,
non sei felice.
Lo so, lo sento. Ti fa male.
Che egoista sono stata a pensare che saresti saltato di gioia.
Scusami
Tua Giulia28 maggio
Giulia cara,
l’egoista sono io. Perdonami tu.
Ma è come se fossi impazzito.
Ho sempre le mani sul viso o tra i capelli.
Guarirò da questa angoscia e saprò essere un buon padre.
Tuo Paolo.2 Giugno
Paolo,
il nostro bambino non c’è più.
Ho interrotto la gravidanza.
Forse era solo mia e non bastava.
Il sangue è tornato a scorrere tra le mie gambe.
Mi sento come se avessi una pietra in petto.
Ma reagirò
Tua Giulia.4 giugno
Giulia, perché? Perché? Perché?
Io lo volevo!
Non ti riconosco più. Dove sei andata?5 giugno
Paolo
Tu lo volevi, si?
Sai, si vuole un gioco,
si vuole andare al cinema,
si vuole fumare una sigaretta.
Ma non si vuole un bambino quando c’era già.
E’ come voler guarire quando si è sani… in qualche maniera è un’insanità.
Tu volevi un bambino senza essere pronto ad essere padre.
Ed ora, ti prego, lasciami.
Giulia6 giugno
Giulia
si, lasciamoci. Tu mi hai lasciato. Tu hai lasciato tutto e tutti.
Addio
Paolo
…………………………..
2 gennaio
Paolo, ti ho mentito ma non sono pentita.
Davvero non eri pronto.
Ma io si, ed anche la piccola Nina.
E’nata oggi e porta il mio cognome.
Il tuo è su tutti i giornali.
Hai sempre belle donne al tuo fianco.
Ma Nina è la più bella di tutte le creature.
E sarà una donna che vorrà decidere.
Gazzella e leonessa al tempo stesso.
Paolo, avrai lunghi momenti per pensare, non avere fretta.
Nina è qui.
Giulia- Questo topic è stato modificato 5 anni, 6 mesi fa da Monica Caprari.
22 Maggio 2019 alle 15:18 #591Non ho parole per descrivere i sentimenti che mi hai suscitato…
22 Maggio 2019 alle 16:47 #592Dolcezza e mistero, in eguale misura, prima mi hanno accorciato il respiro poi offerto un senso di vertigine.
15 Gennaio 2020 alle 20:22 #1214Monica, già il titolo era tutto un programma e il mio cuore ha fatto un guizzo.
Leggere tutto il testo fino alla fine poi mi ha riempito di tutte le emozioni immaginabili: tenerezza, paura, sorpresa, sollievo, ammirazione, meraviglia. Ammiro la maestria con cui hai orchestrato il racconto, non si poteva fare meglio! -
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