Anastasia, 40 Y
Otto, 32 Y
Sara, 15 Y
Otto, Anastasia e Sara si trovano in un bar.
Anastasia è alta, bionda e con un solco profondo tra le sopracciglia, proprio al centro della fronte.
Discende da un’antica famiglia nobile russa decaduta e si trova in una situazione difficile come étoile del Bolshoi.
Otto è un impresario teatrale tedesco con un progetto di successo in corso nei principali teatri d’Europa. E’ calvo, ma ha tratti sorprendentemente armoniosi, con neri baffetti a manubrio e una certa eleganza.
Da pochi mesi Sara lavora il sabato al banco del bar L’orso bianco di Yakutsk per arrotondare la sua magra borsa di studio italiana. Non è stato facile convincere i suoi genitori ad accettare lo scambio con il liceo di Yakutsk, ma la conoscenza del russo per via del babbo l’ha favorita rispetto ad altri candidati. Il lavoretto che ha trovato all’Orso bianco è un punto di osservazione privilegiato per studiare le abitudini locali senza farsi notare troppo, cosa che aiuta a non sentire la noia tra un rado cliente e l’altro.
Quando la terza carrozza della Transiberiana è uscita dai binari per via dell’esplosione, Sara si è precipitata in aiuto dei passeggeri feriti: il corso di Primo Soccorso appena concluso presso il locale comitato della Croce Rossa si è rivelato provvidenziale. E’ così che ha conosciuto Otto, anche lui prontamente intervenuto dalla strada insieme ad Anastasia.
Otto e Anastasia se la sono cavata con qualche ecchimosi, la perdita di tutti i capelli per lo spavento e dei loro effetti personali per via dei soliti sciacalli.
Quando è ritornata la calma, si sono ritrovati tutti all’Orso bianco, ancora scossi ma uniti da un senso di cameratismo che mai avrebbero immaginato qualche ora prima. Sara ha preparato grog per tutti e tre, si sono scambiati sguardi intensi e addii goffi per via dei vestiti imbottiti, poi il bar è ritornato silenzioso.