Come al solito, da Berlino mi riportavo a casa una borsa piena di piccoli tesori, ma quel sabato mattina non riuscii a sfuggire al magico canto del mercatino del municipio di Schoeneberg, che – sirena dalle squame multicolori – mi attirava ogni volta più in profondità.
Fu una folgorazione: la superficie scintillante sotto il sole ancora caldo, la solida forma arrotondata, lo spessore perfetto, cioè minimo, e il materiale, quel materiale così pulito, essenziale, trasparente, il mio preferito: vetro sottile.