La prima stanza.
Racconto di Monica Caprari
-Nonna, quando sarò grande metterò un trono d’oro in questa stanza.
Lì tu siederai e continuerai a raccontarmi le nostre favole,
ed il buio rimarrà fuori dagli scuri e da questi vetri non temprati.
Noi staremo così, come adesso, sotto le coltri pesanti che non lasciano entrare l’inverno;
solo una capatina giù dal letto, se scappa la pipì.
C’è il pitale nel comodino intagliato dal nonno, e se apro l’antina sento l’odore buono della carta che hai steso per proteggere i ripiani.
Addossata sulla parete una piccola piramide di castagne, accatastate a seccare per far farina,
E le mele del frutteto che in questa stanza dureranno più che la neve.
Ed io, e tu, la tua voce, il tuo dialetto, Il filo che mi hai donato e che tengo tanto stretto perché ora sei l’aquilone.
Ciao Nonna
Monica Caprari