La breve poesia di Federico Garcia Lorca si apre e si chiude con lo stesso verso e all’interno è racchiuso, come in una conchiglia, un mare di spazi, di immagini, emozioni e ricordi.
La conchiglia, ricordo di un’estate passata al mare, è uno dei tanti doni che le onde lasciano sulla battigia.
Il mare la riempie del suo misterioso canto. Il nostro orecchio ascolta questa voce che risveglia nel cuore sensazioni di acque, di venti e di pesci che nuotano nelle buie profondità come pure non lontano dalla luminosa superficie del mare.
Questa immagine mi ricorda un po’ la vita dell’uomo che procede tra luci e ombre, ricordi e nostalgie.