Porto nel mio nome la parola “felicità “anche se la mia vita non è stata affatto felice soprattutto all’ inizio.
Ho vissuto in un orfanotrofio fino a diciotto anni e quando ne sono uscita ho deciso che avrei donato alle donne la felicità.
Ho iniziato alleggerendo le loro teste dai voluminosi e pesanti cappelli dell’ epoca e confezionando cappellini di paglia leggeri e spiritosi.
Ho accorciato le gonne rendendo i loro passi spigliati e sicuri,anzi confezionando per loro anche dei pantaloni.
Le ho liberate dalla costrizione di dolorosi e soffocanti bustini con le stecche,tanto stretti da togliere loro il respiro.
Le ho rese libere di pensare,di muoversi,di respirare.
Fiere di essere.
Il mio nome è Gabrielle Bonheur,in arte Coco Chanel.
GABRIELLA