Mi chiamo Antonio. Sono single non per mia scelta. Ho raggiunto la soglia dei cinquant’anni. Sono un bell’uomo con capelli brizzolati e riccioluti.
Colleziono collari per cani di piccola taglia che raccolgo in una teca in bella vista nella sala da pranzo. Alcuni sono impreziositi con pietre e gemme luccicanti.
Ho sempre sognato un piccolo cagnolino da coccolare, ma ero un camionista e il mio lavoro non mi ha mai consentito di averne uno. Per consolarmi, nel periodo estivo aiutavo Gianni, un mio amico, nel suo negozio di toilette per cani.
Un bel giorno Gianni mi propose di entrare in società con lui. Accettai di buon grado. Ero al settimo cielo! Ero entusiasta di avere lasciato quel mostro di camion, che non faceva altro che macinare chilometri e chilometri di asfalto con me, rendendo le giornate rumorose e solitarie.
Era bello alzarsi di mattina presto per dedicarsi alle piccole cose quotidiane e poi correre dalle creaturine che mi aspettavano, perché sapevano che le avrei dispensate di coccole.
Da quando mi misi in società con Gianni, non passarono molti giorni che mi scoppiò un fortissimo raffreddore. Quanti starnuti! Non ci crederete, ma era il primo raffreddore della mia vita! Presi delle pastiglie per farmelo passare, perché mai e poi mai avrei potuto pensare di mancare un giorno dalle mie adorate bestioline. Peggioravo sempre più, finché non mi decisi di consultare un medico. Indovinate qual era la diagnosi, che per me era quasi una sentenza di morte? “Allergia al pelo del cane”!