Il mio amante
ha la fragranza di un biscotto appena sfornato. Mi inebrio della sua pelle di
seta, il suo abbraccio mi avvolge in una nuvola di cacao. Scendo negli abissi attraverso
i suoi occhi di carbone, i suoi denti aguzzi di cucciolo gli illuminano il viso.
Gli sto insegnando a sorridere.
Labbra
fatte per baci voluttuosi come non ne ho avuti mai e muscoli come anguille che
risvegliano emozioni sepolte nel mio cervello preistorico.
Non è un
musicista, non è un creativo, non è un accademico, eppure mi ha catturato. Ė un interessante ambasciatore di
un altro mondo che mai avrei pensato mi sarebbe stato dato un giorno di
conoscere.
Ogni
tanto non ci capiamo, ci incartiamo, ci scontriamo perché in quest’era fatta di
messaggi virtuali le parole non sempre sono sufficienti. Servono sguardi, mani,
ore passate insieme, fili d’argento tesi da ombelico a ombelico a collegare
anime affini.
Il tempo
insieme è un ruscello che scorre impetuoso, il nostro rapporto ha carattere
torrentizio.