Fiori di papaveri rossi
dai petali vellutati
che rifuggite la stabilità
Vivete nella libertà
crescete selvatici
tra spighe dorate
lungo binari di ferrovie
nelle distese di praterie
ai bordi delle strade
sul ciglio dei fossati
In un tempo andato
eravate amici intimi
di Gengis Khan
tenevate calmi i bambini
decoravate pane e torte
spuntavate musicali
dalle canzoni di De Andrè
Oggi vi offrite agli sguardi
rifiorendo sulla livrea
del tram della Memoria
/lab 39
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