In piedi, alzatevi davanti a una donna.
Suona un po’ perentorio, non trovate?
Ma se, al contrario, ce ne stessimo tutti seduti?
Provate a pensarci. Per una volta, nessuno starà in piedi a fare reverenza, saremo tutti seduti sul pavimento, a guardarci negli occhi dalla stessa altezza.
Sinceramente penso che cosi sarebbe più semplice. Penso che forse si potrebbe fare per davvero la differenza.
Troppo spesso infatti si mandano messaggi contrastanti.
Donne, cosi meravigliosamente ambiziose, determinate, in grado di scalare le vette più alte, tanto e quanto un uomo.
Tutto ciò è vero, ma poi?
Spesso vendiamo l’ambizione per aspirazione, nascondiamo la competizione dietro la determinazione e, lasciatemelo dire, troppo spesso siamo la peggiore nemica che l’altra possa avere.
Pur di raggiungere i nostri scopi, ci lasciamo alle spalle solo dolori, ingiustizie e insicurezze.
Tutto questo solo per arrivare a dire “beh ma ora io sono dove ieri stava un uomo”.
A che prezzo?
Viviamo in una società in cui l’ambizione sfrenata è spesso la cosa più importante, ci vendono la favola che se vogliamo possiamo essere tutto: donne e madri in carriera allo stesso tempo. Alla fine però non ci danno i nostri diritti e ci ritroviamo a conciliare maternità con ritmi di lavoro assurdi, ci vengono negate le possibilità che la società moderna può darci per riuscire davvero ad essere tutto ciò che vogliamo; perché tanto Signori, se una donna vuole, una donna può tutto.
Nessuna di noi deve sentirsi obbligata a dimostrare qualcosa.
Allo stesso tempo, nessuna di noi deve dimenticarsi cos’è la gentilezza, nemmeno per raggiungere i propri obiettivi e non sto parlando di sogni, quelli sono un’altra cosa.
Nessuna di noi deve sentirsi soffocare.
Nessuna di noi deve sentirsi esclusa.
Nessuna di noi deve sentirsi giudicata per come decide di esprimere se stessa.
Tutto questo non deve succedere né a causa di un uomo né, soprattutto, a causa di un’altra donna.
Avremo la parità quando ognuno di noi sarà libero di essere chi vuole e di decidere cosa è meglio per se stesso, senza che siano delle etichette o i giudizi della gente a dirglielo.
Per una volta quindi non alzatevi, non alziamoci.
Restiamo tutti seduti alla stessa altezza. Ci alzeremo solo quando vorremo dire la nostra. Solo quando, per davvero, decideremo di cambiare le cose.
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