Tua Valeria

Tua Valeria

Ricordo la prima volta che ci siamo conosciute.
Eravamo in quarta elementare, la sezione B della mitica maestra Balducci. Non ricordo il mese esatto, solo che l’anno scolastico era già cominciato. Bussarono alla porta ed entrasti tu, accompagnata da tuo padre. Timida e magra, con le gambette secche, tutta occhi e denti bianchi.

Tuo papà chiese se qualcuna di noi abitasse vicino a casa vostra, per riaccompagnarti a casa a lezioni terminate. Tu abitavi in via Kramer 29, io in via Kramer 35. Naturalmente alzai la mano e, il mio gesto, segnò per sempre la nostra amicizia.
Con mio grande rammarico non ho foto che ci ritraggono insieme in quel periodo. Però ricordo bene la scuola, i pomeriggi passati a fare i compiti a casa mia, le lezioni di catechismo in Oratorio, i giardinetti percorsi in lungo e in largo insieme ad Annalisa e Giuliana.

Ci separavamo solo nei mesi estivi: io a Riccione e tu a Soveria Simeri, perché alle nostre origini noi ci abbiamo sempre tenuto e, quando potevamo, tornavamo a casa. Alle medie tu decidesti di iscriverti alla Oriani per seguire le orme di tua sorella Brunella, mentre io, Annalisa e Giuliana ci iscrivemmo alla Locatelli, a pochi metri ma svariati anni luce di distanza. Noi con il grembiule nero, classe rigorosamente femminile e austera, tu in classe mista.

Scuole diverse ma, i pomeriggi, li passavamo sempre insieme. A casa mia a studiare un po’ a fatica, a casa tua a leggere i fotoromanzi di Brunella e a sognare improbabili avventure con Franco Gasparri. I nostri primi amichetti maschi, le nostre prime cottarelle le dobbiamo a te, che generosamente condividesti con noi i vari Bono, Roveri e Capelletti. È buffo, non ricordo i loro nomi di battesimo: avevamo mutuato la tua abitudine di chiamarli tutti per cognome, come in classe.

Poi le superiori, i primi fidanzatini ufficiali. Del tuo Noris io ero molto gelosa, perché per un po’ era riuscito ad allontanarci. Quando vi siete mollati ho fatto la Ola. Poi arrivò l’impegno politico. C trovammo anche noi a cantare insieme a Guccini “La locomotiva, come una cosa viva, lanciata a bomba contro l’ingiustizia”. In classe non ci stavamo mai, però abbiamo costruito delle amicizie vere, quelle che durano per tutta la vita.
In quarta decidesti di emanciparti. Ti iscrivesti alle serali e, di giorno, andasti a lavorare dal dentista Perini come assistente di poltrona. Durò solo un semestre, il tempo di pentirti e tornare sui tuoi passi, che però ti costò l’anno scolastico. Classi diverse ma i pomeriggi sempre insieme al circolo giovanile Roberto Franceschi, a parlare di politica e a sognare la rivoluzione.

Poi le nostre strade si sono divise: io a Londra e in giro per l’Italia, tu trasformata in una madre bambina che, giorno dopo giorno, ha dovuto crescere insieme a suo figlio. Mi confidasti, anni dopo, che nei momenti difficili pensavi a me per darti forza. Quanto rimpiango ora di non esserti stata accanto! Nel 1991, al mio ritorno da Francoforte, tu invece c’eri. Ci sei sempre stata per me.

Negli anni ’90 tu il teatro, io il ballo e poi il giornalismo. Grandi passioni che, se pure ci allontanavano fisicamente, non hanno mai potuto separarci. Era come se il tempo non fosse mai passato. Eri la mia memoria storica, ricordavi tutto e tutti: volti, nomi, aneddoti, circostanze. Io al tuo confronto ero la “smemorata di Collegno”.
Però poi tu hai cominciato a dimenticare. Un episodio alla volta, pezzo per pezzo hai disfatto la tua vita. Pezzo per pezzo insieme alla tua hai disfatto anche la mia, perché senza di te come faccio a ricordarmi tutti gli aneddoti del nostro passato insieme?

Eppure l’amore profondo, l’amicizia, le risate, le litigate e le riappacificazioni, le confidenze, la sensazione di totale fiducia che ci hanno legate sono vivide come sempre. La mia mente ritorna con te sui banchi di scuola o ai giardinetti, mano nella mano come allora.
Dentro di me non è cambiato niente. Io ti ricorderò sempre, ricorderò anche per te.
Tua Valeria

Valeria Giacomello

2 commenti

Fiordipesco Scritto il14:53 - 16 Febbraio 2023

Adoro!

Sonia Lauricella Scritto il08:15 - 17 Febbraio 2023

Un pezzetto di vita…hai messo per iscritto un tuo vissuto e mi hai fatto ripensare alle mie amicizie

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