IL MIO GRUPPO DI LETTURA

IL MIO GRUPPO DI LETTURA

Il mio gruppo di lettura è un infante: è stato fondato solo un anno fa. All’inizio eravamo in tanti, più di una dozzina, e ci riunivamo sul soppalco della biblioteca comunale. Ora alle riunioni mensili ci troviamo quasi sempre in 4 o 5 e la biblioteca ci è preclusa: abbiamo la possibilità di usufruire di un centro ricreativo esterno, ma a noi piacerebbe essere circondate dai nostri amati libri.

Siamo tutte donne, lo siamo state praticamente fin dall’inizio, quando i pochissimi uomini presenti ai primi due incontri non si sono più ripresentati, forse per autoselezione – e non è necessariamente un male.

 

Gli appuntamenti iniziali erano vivaci ed effervescenti: molte persone e tutte volevano dire la loro, tanto che ci faceva comodo il prezioso contributo di alcune moderatrici venute da un gruppo di lettura vicino per aiutarci e guidarci nella scelta dei titoli. Dopo alcuni incontri però il nostro gruppo di lettura ha cominciato a muovere i primi passi sulle proprie gambe e le moderatrici, a causa anche dei mille impegni propri, non hanno più partecipato, pur seguendoci da vicino tramite il gruppo Whatsapp subito creato per tenerci in contatto su tutto ciò che ruota attorno alla lettura.

 

Ci incontriamo una volta al mese alle 21 per confrontarci sul libro, stabilito durante l’incontro precedente, che tutte abbiamo letto nel corso del mese. In genere tutti portano la propria copia del libro, spesso e volentieri qualcuno legge dei passaggi che l’hanno particolarmente colpita e ciascuno commenta liberamente. La fondatrice del gruppo fa da moderatrice. Ultimamente ci troviamo spesso in soli 4 o 5, ciò che toglie vivacità e pluralità alla dinamica del gruppo.

 

Altri gruppi di lettura si organizzano diversamente: per qualche anno ho fatto parte di un gruppo di lettura nel quale ognuno sceglieva liberamente le proprie letture e poi le presentava agli altri partecipanti.

 

Mi provoca sempre un moto di commozione vedere come la fondatrice del gruppo di lettura si cura anche degli aspetti materiali dei nostri incontri: non c’è stata volta che non ci abbia allietato, consolato, incoraggiato con i suoi deliziosi baci di dama (i miei biscotti preferiti, per la leggiadria del nome e per il gusto nocciolato!) di una marca introvabile, sempre posizionati troppo vicino a me, tanto da non riuscire a frenare la mia golosità e finire per spazzolarne almeno la metà; non fa mai mancare bottigliette di plastica con l’acqua e bicchieri (anche se mi piacerebbe che ci orientassimo, col contributo fattivo di tutti, verso una scelta più ecologica, per esempio portando ciascuno la propria tazza e le bottiglie di vetro) .

 

La mia visita autonoma al Festival della letteratura di Mantova di quest’anno mi ha galvanizzato, rattristandomi contemporaneamente per il fatto di viverla da sola. Per l’anno prossimo, mi ripropongo di mettere a disposizione del mio gruppo le mie capacità organizzative per visitarlo assieme. Mi piacerebbe che la profonda emozione che mi ha assalito assistendo, per esempio, alle letture dei Diari di Virginia Woolf sulla Panchina Letteraria fosse condivisa e “portasse semenza”: sono sicura che se partecipassimo in gruppo ne scaturirebbe qualche idea costruttiva.

Anche le conferenze sono state molto interessanti e avrebbero potuto aprire la strada a nuove direzioni di lettura.

 

Cose che ho osservato in altri gruppi di lettura e che mi piacerebbe fare con il mio: letture ad alta voce su temi scelti, colazioni letterarie, libro parlato (donatori di voce), visita di eventi letterari (reading, presentazioni di libri, festival della letteratura di Mantova,conferenze su autori, visite guidate anche auto-organizzate a dimore di autori, riflessioni su citazioni, giochi letterari, letture drammatizzate, viaggi all’estero a tema letterario, ecc.).

 

Anche se il nostro gruppo di lettura è ancora in fasce, a volte transitoriamente in… fase di dentizione, ritengo che sia un importante contributo all’offerta culturale di un piccolo paese: grandi cose possono scaturire da piccole iniziative, come insegna il successo della colazione letteraria presso la biblioteca di Casalmaiocco.

Molti cittadini spesso non partecipano agli eventi per pigrizia, a causa di orari scomodi o perché isolati, ma sono confortati dal fatto di sapere che esistono. Ben triste sarebbe, secondo me, la vita in un paese senza la vivacità apportata da un gruppo di lettura vitale e affiatato.

Fiordipesco

Chi scrive fa acrobazie con le parole e con i pensieri.

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