Di nuovo quasi primavera
fastidiosa già di insetti
e stridere di rondini
chi le canta romantiche
ha in cuore solo un verso di monotonia
stridente
filtrante da quelle loro
tane sospese
tradite
dalla sporca peluria
affaticate
da involontaria costanza
un frullo rapido
un uovo
una paglia
un verme
Un viaggio da stormo rassegnato.